venerdì 29 agosto 2014

Fichi secchi

Custodisco il ricordo di mani pazienti che in calde giornate estive rigiravano i fichi sui cannizzi, di mani sapienti che una volta essiccati i frutti li farcivano con mandorle e li premevano con forza ad altri fichi per farli “cucchiare” (accoppiare). Un ricordo che ha un odore ben preciso, forte ed intenso, tanto familiare quanto nostalgico.
Per la preparazione di queste dolci leccornie, da gustare nelle lunghe sere d’inverno, occorrono fichi ben maturi ma sodi, mandorle tostate e alloro.
Lavate i fichi (rigorosamente biologici), tagliateli a metà nel senso della lunghezza, lasciandoli attaccati alla base e disponeteli su un “cannizzo” (stuoie di canne che permettono ai fichi di ventilare ed essiccarsi). Copriteli con un tessuto leggero per proteggerli dagli insetti e lasciateli essiccare al sole, avendo l’accortezza di rigirarli, ora da un lato ora dall’altro, almeno una volta al giorno. La sera e durante gli improvvisi temporali estivi ritirateli in casa per evitare che possano prendere umidità.
Trascorse circa due settimane, quando i fichi saranno completamente essiccati, portate a bollore dell’acqua  ed immergete i fichi per qualche secondo, questo consentirà sia di eliminare eventuali impurità che ammorbidire i frutti per poterli farcire e “cucchiare” facilmente, infine asciugateli. Nel frattempo fate tostare le mandorle.
Aprite e stendete bene un fico, disponete due mandorle tostate all’interno, coprite con un altro fico e premete forte per farli accoppiare (come in foto).  Mettete i fichi in una teglia e fate cuocere in forno caldo a 180°, fino a quando non avranno un bel colore dorato. Durante la cottura i fichi tenderanno a gonfiarsi leggermente e questo li farà staccare, pertanto, una volta sfornati premete di nuovo per farli aderire bene facendo attenzione a non scottarsi.
Fate raffreddare e conservate in barattoli di vetro sterilizzati, alternando fra i fichi alcune foglie di alloro.


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