martedì 10 maggio 2016

Camomilla fai da te

Cari lettori la scorsa settimana mi sono felicemente persa nelle campgne pugliesi. "Felicemente" perchè ogni tanto fa bene perdere se stessi e ritrovare un contatto con la natura e, soprattutto, in questo frangente ho avuto la fortuna di raccogliere della camomilla che sono certa mi farà compagnia nelle fredde sere d'inverno.
Sempre disponibile nelle credenze di casa, è nota fin dai tempi antichi per le sue molteplici virtù benefiche. E' una pianticella erbacea, con fusto ramificato, fiori bianchi con centro giallo, somiglianti a piccole margheritine.
Fiorisce da Aprile a Settembre e, al tempo della fioritura, emana un odore aromatico penetrante, i greci la chiamavano "mela nana", per quel suo caratteristico odore di mela.

Se ne utilizzano i fiori, raccolti prima della completa fioritura e seccati rapidamente all'ombra.
Contiene diversi principi, sostanze resinose, un olio essenziale, l'azulene, la cumarina e altri elementi, che non soltanto danno alla Camomilla potere calmante, sia per problemi nevralgici che di fenomeni spastici dell'apparato gastro-intestinale e di quello respiratorio, ma conferiscono a questa notevole efficacia nelle infiammazioni della pelle, sulla quale agisce anche come cicatrizzante.
Il modo più comune di utilizzare la camomilla è quello dell'infuso, un cucchiaino o cucchiaio in 250 ml di acqua bollente. Le dosi, infatti, vanno variate in ragione dell'uso che si intende fare.
Saranno sicuramente più alte se usata come eupeptico ed emmenagogo, più leggere come sedativo e tonico. Gioca un ruolo fondamentale anche il tempo di infusione. Con un tempo breve (massimo tre minuti) la camomilla vanta proprietà rilassanti. Se invece il tempo è più lungo, l'infuso avrà proprietà eccitanti simili alla caffeina. Infusioni ancor più lunghe, intorno ai 15 minuti, estraggono anche tannini e catechine, queste ultime note per le loro proprietà antiossidanti e antitumorali.
Inoltre quale sedativo va consumato lontano dai pasti, quale digestivo ed emmenagogo subito dopo i pasti principali. Può essere utilizzata nelle affezioni del cavo orale per sciacqui e gargarismi, come tonico per la pelle per risolvere le scottatute o per sanare piaghe e ferite
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