lunedì 3 agosto 2015

Zen Garden

Il termine "Zen" è la forma giapponese della parola sanscrita "Dhyana" che vuol dire "meditazione", è una scuola del buddismo, fondata in Cina dal monaco indiano Bhodidharma, poi esportata in Giappone dove divenne popolare tra i samurai attenti alla disciplina e all'autocontrollo. Successivamente, ha avuto un impatto significativo anche in Europa e in America.
L'essenza degli insegnamenti di Bodhidharma è incentrata sulla natura divina presente in tutte le cose e da ciò ne consegue che non vi è la necesità di studiare i testi sacri, le divinità di culto, o fare rituali religiosi per raggiungere l'illuminazione. Piuttosto, attraverso la meditazione si deve superare il confine del pensiero convenzionale e sperimentare il mondo com'è davvero in questo momento. Questo, probabilmente, fu il modo attraverso il quale lo stesso Buddha raggiunse l'illuminazione.
Tutti gli esseri umani hanno la capacità di raggiungere l'illuminazione. Tutti siamo già esseri illuminati, ma il nostro vero potenziale è offuscato dall'ignoranza. Secondo alcune tradizioni Zen, questa ignoranza può essere superata con la meditazione durante la quale si rivela la vera natura della realtà e la nostra percezione di essa.
A tale dottrina sono collegate numerose pratiche quali: l'arte della calligrafia, la pittura, la poesia, la cerimonia del tè, l'arte della spada, il tiro con l'arco e il  giardinaggio.
Proprio i giardini Zen sono stati progettati per stimolare la meditazione e fornire un aiuto sul vero significato della vita. Il design minimalista volto ad imitare l'intima essenza della natura ha lo scopo di calmare la mente ed allontanare le preoccupazioni quotidiane. 
Si tratta di una miniatura stilizzata di un paesaggio naturale, un ideale e tranquillo luogo di fuga creato attraverso un'attenta composizione di ghiaia o sabbia, rocce e muschio, di solito circondato da una recinzione-muretto che ne accentua il forte senso di chiusura.


La sabbia o ghiaia rappresenta il mare o l'oceano ed è utilizzata al posto dell'acqua. Questa viene accuratamente rastrellata per creare l'impressione di onde o increspature sulla superficie, simulando, così, i cambiamenti che subiscono gli oceani. L'atto banale e tranquillo di rastrellare favorisce la concentrazione, la pace e la tranquillità della mente.
Le pietre rappresentano isole o formazioni rocciose sporgenti dall'acqua, altre volte possono rappresentare barche o animali come una tartaruga, una carpa o una gru.
Le forme delle pietre sono state suddivise in cinque categorie che richiamano gli elementi della natura: legno, metallo, fuco, acqua e terra.
TAIDO: Sono pietre prevalentemente alte, verticali ed appuntite, poste in fondo, in genere nella parte posteriore di un raggruppamento di rocce. Abbinate all'elemento legno rappresentano grandi alberi. Note come pietre del corpo, che per la loro forma fallica simboleggiano la virilità e fertilità.
REISHO: Sono pietre verticali basse e poichè simili a quelle Taido sono posizionate insieme, in fondo, dietro le altre. Abbinate al metallo rappresentano due delle sue qualità: stabilità e fermezza. Note come pietre dell'anima.
SHIGYO: Sono pietre arcuate e ramificate. Vengono posizionate di fronte, nella parte anteriore e lateralmente rispetto alle pietre di altre forme. Abbinate all'elemento fuoco poichè data la loro struttura articolata ricordano la sinuosità delle fiamme.
SHINTAI: Sono pietre piatte o orizzontali che vengono poste lateralmente agli altri gruppi per armonizzarli. Abbinate all'elemento acqua ricordano laghi, stagni o in generale specchi d'acqua. Note come pietre della mente.
KIKYAKU: Sono principalmente le pietre prostrate o reclinate. Possono presentare imperfezioni, collocate in primo piano o poste vicino ad altri gruppi rendono il tutto perfetto ed armonico. Rappresentano l'elemento terra ed utilizzate per soli fini completativi.
Il caso ha voluto che per decorare il mio giardino trovassi una pietra con una particolare venatura a forma di cerchio che ricorda proprio l'Ensō, un simbolo tra i più significativi dello Zen che rappresenta l'illuminazione, la forza e l'universo.
Adesso che sapete proprio tutto, correte a realizzare il vostro giardino Zen, ricordando che la chiave per la progettazione è la semplicità. L'idea è quella di apprezzare la natura senza artifici e sperimentare direttamente la sua bellezza.

vi occorrono:
una base di legno compensato (5 o 6 mm), 22 cm x 34 cm;
6 listelli di abete 1 cm x 2 cm (4 utilizzati per il recinto e 2 per fare la base di appoggio)
per il rastrello:
un bastoncino di 15 cm per il manico ed uno di 5 cm per l'asse;
5 bastoncini di 2 cm per fare i rebbi del rastrello;
colla vinilica per assemblare i vari pezzi. 



Il giardino è espressione di un pensiero individuale. 
Il vero significato è nella fantasia e nell'interpretazione del simbolismo da parte dell'osservatore.
Tutto in natura ha un'essenza effimera ciò è dimostrato da piante ed alberi che crescono e muoiono, dal livello delle acque che sale e scende. Pertanto, i modelli creati non saranno statici, le rocce potranno essere aggiunte, sottratte o riposizionate. 
La selezione e la disposizione delle rocce sarà la parte più difficile e lo sviluppo di variazioni diventerà una sfida creativa e stimolante al fine di raggiungere l'equilibrio e l'armonia nella composizione.






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