lunedì 7 dicembre 2015

Tree of life

Ho sempre pensato che l’albero fosse una metafora perfetta per la nostra crescita spirituale, così forte, imponente, capace di trasmettere un senso di trascendenza, di mistero e di energia spirituale.
È l'unico essere vivente che continua a crescere per tutta la sua vita ed è un modello per raggiungere il vero sé e il dispiegarsi della psiche e dello spirito. Man mano che cresciamo, sviluppiamo una personalità più grande, questa emerge più matura ed inizia a fare fiori e frutti, fornendo i suoi doni al resto del mondo.
Il verde delle foglie che stimola Anahata il chakra del cuore dove risiede la scintilla divina che c’è dentro ognuno di noi, qui si trova la nostra natura illuminata, il nostro sé, la porta d’accesso dell’anima. Ogni forma d’amore ha origine qui, sia che si tratti dell’amore nei confronti di un’altra persona, che dell’amore incondizionato che ci lega all’universo.
Attraverso i rami, che incredibilmente agili possono crescere in contorsioni che sfidano la gravità, gli alberi sono sempre alla ricerca di più luce, di più libertà, di più nutrimento. Questo ci insegna a non porre dei limiti, un ramo crescendo trova sempre un modo per superare gli ostacoli, allo stesso modo l’uomo deve espandere la sua consapevolezza e non bloccare la crescita spirituale.
La corteccia esterna, così dura e ruvida protegge il tronco dalle crudeltà del mondo, mentre all'interno vi è un intricato sistema di circolazione e di flussi energetici. Gli alberi si rinnovano dall'interno verso l'esterno. Questa è una lezione spirituale tramandata dagli alberi all'umanità: la nostra fonte primaria di rinnovo deve prima essere attivata dall'interno.
Un'altra saggezza sacra proviene dalle radici. Afferrando saldamente la terra servono come ancore, formano un’unione con essa, attingendo nutrienti ed acqua. Anche l’uomo deve imparare a scavare in profondità, per trovare la propria spiritualità ed assicurarsi la mobilità verso l'alto.
Un'osservazione fondamentale sulle radici è che sono invisibili, più o meno allo stesso modo, il nostro progresso spirituale dovrebbe avvenire sotto strati superficiali ed essere nascosto alla vista dell'occhio comune.
L'Albero della Vita si trova in molte religioni, tradizioni spirituali e mitologiche di tutto il mondo.
Se pensiamo al Buddha, questi ha raggiunto la perfetta illuminazione trasformando tutte le tentazioni e le energie negative proprio sotto i rami protettivi del grande albero della Bodhi, riscattando così l’intero universo. Si racconta che L’Illuminato non riuscisse più a staccarsi da quell'albero e nella prima settimana resta seduto ai suoi piedi, continuando a meditare, ad affinare la sua scoperta. Trascorre quindi la seconda settimana a pochi metri dall’albero, contemplandolo, senza mai chiudere gli occhi, pieno di amore e di compassione, riconoscente verso colui che lo ha accompagnato al risveglio. Anche la sua nascita e morte sono legati alla presenza di alberi. La tradizione vuole che la nascita del Buddha sia avvenuta sotto un albero dove sua madre, si era fermata a riposare ed appena nato, tre divinità che abitavano l'albero si manifestarono per rendere omaggio al bambino. Durante la morte mentre Siddharta dichiarava le sue ultime volontà, circondato da migliaia di divinità, tutti gli alberi fiorirono fuori stagione, e dal cielo cadde una pioggia di fiori e di polvere di sandalo.
Nel cristianesimo, l'albero è visto sia come il veicolo attraverso il quale il peccato è venuto nel mondo, tramite il serpente che incoraggia l'umanità a mangiare dall'albero della conoscenza del bene e del male, sia come simbolo di redenzione, poichè Gesù fu crocifisso su una croce fatta da un albero. L'immagine di Cristo sulla croce è il simbolo del Salvatore del mondo sull'Albero della Vita.
Nella  kabbalah vengono utilizzate due immagini diverse,  un albero a testa in giù e uno a testa in su. Il primo, chiamato l'albero della Emanazione, nasce da un luogo divino, con radici che partano dall’alto ed il tronco ed i rami che si spingono verso l’umanità, penetrando il mondo dello spirito, della psiche e l'esistenza fisica. L'altro albero della vita, invece,  chiamato l'albero dell'Evoluzione o Iniziazione, cresce dal basso verso l'alto, sale verso la fonte, con radici nella terra e rami che crescono verso il cielo. Questo rappresenta la dimensione umana, l’individuo è obbligato a svegliarsi ed evolversi, salendo e penetrando il mondo della psiche, dello spirito, riprendendo così il contatto con la fonte divina.
Questo pendente può essere realizzato in diverse maniere, in tutti i casi, comunque, la sua struttura e il suo significato simbolico restano gli stessi: si tratta infatti di un albero nel quale rami e radici si intrecciano e si uniscono disegnando una struttura che sta proprio ad indicare la nostra personale ricerca spirituale e la complessa trama della vita, ove una pluralità di eventi, influenzati da una moltitudine di fattori, crea la realtà che noi percepiamo.
Per realizzare questo pendente che potrete regalare a tutte le persone per cui desiderate  augurare forza e protezione vi occorre:
  •  un filo di ferro di 14 cm
  •  6 pezzi di filo più sottile di 10 cm
  • Perline (dei colori e della grandezza che preferite)
  • pinza
Prendete il filo di ferro più spesso e con una pinza date la forma di un cerchio, per farlo potreste aiutarvi con un oggetto cilindrico.
Prendete i sei fili più sottili e dopo averli piegati nel mezzo, fissateli al cerchio che avete creato, cominciate, quindi, ad inserire le perline modellando i rami del vostro albero. Una volta creati i rami, avvolgete i fili in modo da creare il tronco della grandezza che desiderate e via via le radici che andrete a fissare all’altra estremità del cerchio.
Infine abbellite il vostro albero creando delle pieghe in modo da dargli un aspetto più naturale.

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